In una fredda giornata d'inverno, una bambina di nome Alma trova un muro pieno di nomi di bambini e decide di aggiungere il suo prima di rimmetersi in cammino, imbattendosi in un negozio di bambole dove è esposto un bambolotto con le sue esatte fattezze, compreso il vestiario. Ovviamente, la ragazzina, cercherà di entrare per analizzare più da vicino la criptica bambola, ma, se entrare sarà piuttosto facile, uscire dal negozio si rivelerà impossibile. Una volta messo piede all'interno del vuoto e tetro locale, infatti, mentre un bambolotto con bici continuerà a sbattere incessantemente sulla porta come in cerca di fuga, Alma cercherà il pupazzo che la rassomigliava il quale, misteriosamente, cambierà posizione, come teletrasportato. Una volta ritrovata la sua bambola, Alma la toccherà, finendoci dentro, intrappolata dentro un corpo inanimato capace solamente ed unicamente di muovere i suoi occhi di vetro così come decine come lei. Con Alma in trappola in uno scaffale, una nuova bambola, raffigurante una ragazza in rosso, prende il suo posto sulla vetrina.
Questa è la sinossi di "Alma", un inquietante corto animato in CGI del 2009 diretto dall'ex animatore Pixar Rodrigo Blaas e presentato a vari festival, vincitore di vari premi a diversi festival del genere come l'Animacor - Internation Animation Festival spagnolo, il Fantastic Fest e il L.A. Shorts Festival.
Visto l'enorme successo e la qualità indubbia del corto, con la sua attenzione ai dettagli e la sua macabra atmosfera, non stupirà sapere che, nel 2010, si era pensato ad un'adattamento cinematografico del corto sotto forma di un lungometraggio diretto sempre da Rodrigo Blaas, che aveva già lavorato come animatore dei personaggi di "WALL-E", "Ratatouille" e "Up" per Pixar, prodotto dalla DreamWorks e con Guillermo Del Toro come produttore esecutivo. Il film, già solo per la premessa brillante e Del Toro, insomma, aveva tutte le carte in regola per diventare un successo.
Nel novembre del 2011, Megan Holley, sceneggiatrice di "Sunshine Cleaning" del 2008, viene ingaggiata per scrivere lo script e, nel 2012, Del Toro afferma che il film era nel mezzo dello sviluppo visivo: "Sono solo il produttore esecutivo", affermò Del Toro, "ma sto aiutando a dare forma alla storia e sto partecipando alla progettazione. Ora siamo nella fase dello sviluppo visivo, quindi siamo un po' più avanti di Trollhunters perché ero impegnato a girare Pacific Rim".
Ironicamente, quando Trollhunters, diretto da Del Toro e co-diretto da Blaas, debuttò l'8 Ottobre 2016, di "Alma" non si sapeva più nulla da quattro anni. Per anni non si è più parlato del progetto, nemmeno quando il corto venne selezionato per esser proiettato su grande schermo come parte del programma "Destino Hollywood (and Beyond)" del Museum of Modern Art (MoMA) di New York per la serie “From Doodles to Pixels: Over a Hundred Years of Spanish Animation”, incentrata sul mettere sotto i riflettori l'industria animata spagnola. Del Toro citò per l'ultima volta il corto, senza menzione di un film, nel 2016 in un tweet dove linkava il video YouTube consigliandone la visione.
Non è una novità che molte delle opere di Del Toro finiscano nel dimenticatoio, ma "Alma" è quello che, forse, più sarebbe stato interessante vedere realizzato e proiettato nei grandi schermi. Inoltre, come confermato da Del Toro nell'intervista prima citata, la pellicola fu in effetti in produzione, ergo qualcosa venne fatto, che siano solo la sceneggiatura o semplici bozzetti, comunque, da qualche parte, materiale mai rilasciato del film esiste, ma, purtroppo, con ogni probabilità, mai verrà alla luce. Sarebbe interessante, però, scoprire quale fosse l'oscuro segreto del negozio e quali indicibili orrori avessero vissuto i suoi vari "ospiti", non trovate?
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Potete vedere il corto originale di "Alma" gratuitamente su YouTube cliccando qui.
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