Il mondo dei collezionisti di figures è un mondo affascinante e sempre vivo, portato avanti da una passione di fondo innegabile o riproducibile in qualsiasi altro ambito. Proprio per questo, il nostro Lorenzo Tagliatti, collezionista di figures di draghi, kaiju e mostri, ci guiderà in questo affascinante mondo, fornendo consigli e raccomandazioni, a tutti gli aspiranti collezionisti o a quelli che già lo sono:
La figure oggi trattata è un Bootleg (comunemente chiamata “tarocco”) prodotta dalla Legend Creation, compagnia cinese che si occupa di creare riproduzioni economiche di action figures originali di altre marche. Ovviamente se sono riproduzioni cè un perché: difetti di pittura e scultura in alcuni punti approssimata, per non parlare del materiale il più delle volte scadente e quindi fragile. Chi compra riproduzioni sa già cosa aspettarsi: giunti delle articolazioni deboli e parti rotte...
Questo pezzo in parcolare raffigura King Ghidorah dell’era Showa (dal film Ghidorah o Ghidorah the Three Headed Monster del 1964), leggendario e acerrimo nemico del mostro gigante più famoso di tutti i tempi: Godzilla.
Il suo prezzo si aggira intorno ai 70 euro circa, escluse varie spese di spedizione, parlando per esperienza personale, per quanto avessi avuto paura di quello che mi sarebbe arrivato sono stato felice di constatare che la figure vale tutti i soldi che costa, per essere un fake mi ha piacevolmente sorpreso quanto sia fedele al personaggio, le articolazioni sono solide e abbastanza resistenti, per giunta si posiziona molto bene e il colore per quanto non sia originale non ha presentato difetti; il modello è stato preso dalla statua originale dell’XPLUS (grande compagnia che realizza statue in pvc di mostri di film famosi, la cui cura nei dettagli e nella pittura è molto famosa) mentre lo spunto per la tipologia di figure, ossia snodabile/posizionabile, è stato preso dalla S.H. Monsterarts (uno dei leader nel campo di action figure di mostri).
L’ho acquistato perché questa versione di Ghidorah è una delle mie preferite, ma dal momento che, a parte statue molto costose e ormai difficili da trovare, figure di questo tipo vere e proprie non esistono, non ho avuto dubbi su cosa scegliere. Il suo colore originale sarebbe dorato con criniere e ciuffi delle code marrone grigiastro, i colori del modellino, invece, rispecchiano quelli dell’ultima e più recente versione di questo mostro, ossia Legendary King Ghidorah, dal film Godzilla King of the Monsters uscito nelle sale il 31 maggio 2019. In effeti, sulla scatola, è raffigurata la figure di quest’ultimo e lo vendono spacciandolo per lui, ma la differenza fra i due è abissale e i fan di questo universo e chi almeno lo conosce se ne accorgeranno subito.
La figure, tirata fuori dalla scatola, si presenta divisa in 5 parti: corpo con relativi colli, teste e gambe, 2 code separate così come le 2 ali; ha un altezza di circa 25 cm e larghezza di circa 50cm, grazie all’ampia apertura alare. Presenta 15 segmenti snodabili per ognuno dei 3 colli escluse le teste che hanno mandibola e lingua mobile, 15/16 segmenti per le due code e giunti nelle due gambe e nel busto per permettere movimenti e piegature naturali, in più, alla base delle, abbiamo un giunto che permette di aprirle o chiuderle e anche di ruotarle leggermente. In generale ha un range di articolazioni molto buono che da al collezionista l’opportunità di esporlo in pose organiche; ma ricordiamoci che, essendo una riproduzione, più delicata rispetto a figure originali. Inoltre, compreso con la figure, c’è una riproduzione dello stand originale per la posa aerea in dotazione con l’ S.H. MonsterArts King Ghidora (dal film Godzilla vs King Ghidorah del 1991), però a mio avviso è pressoché inutile essendo basato sulle caratterische di un’altra figure risultando scomodo e, per di più, il meccanismo che permette di dare un angolazione verso l’alto o il basso, è molto debole e, non reggendo il peso del modellino, rischia di farlo cadere in attimo.
I suoi punti deboli sono le ali, molto delicate, specie gli spuntoni, che se cadono è finita. Altro punto critico:l lingue che, essendo piccole, sottili e non essendo fisse, potrebbero rompersi o andare perse. Il resto va a fortuna. In caso di giunti deboli che si staccano consiglio di dare un strato di smalto trasparente per fare spessore: io in questo sono stato molto fortunato, non ho avuto alcun tipo di problema!
Una cosa interessante è che molti non sanno che la gamma di colori originale di questo drago sarebbe stata: corpo, colli, code e teste blu con ali iridescenti (blu, bianche e rosse) per richiamare e rappresentazioni dei draghi orientali; infatti quando fu realizzato il costume, chi si occupò del colore aveva quelle direttive, ma capì male gli ordini e lo fece tutto dorato, ma al regista piacque così che lo tenne così e così è rimasto. Siccome ho sempre voluto avere un Ghidorah con quei colori ho deciso di ridipingerlo personalmente ed essendo un tarocco decisi di prendermi il rischio ma ne valse la pena, così divenne il mio primo e unico reprint (per ora).
Per chi come me lo abbia o lo acquisti e lo volesse poi ridipingere, o comunque volesse ricolorare qualsiasi figure, io ho usato smalti a base d’acqua, ovviamente esistono pitture create proprio per questo scopo, ma si trovano solo in negozi appositi che, se non si vive in una grande città dove si possano trovare, è dura. In questi casi ci sono due opzioni: o si comprano su internet, oppure come me ci si arrangia con quello che si trova. Sconsiglio vivamente le classiche tempere perchè non sono assolutamente adatte al compito e, altra xosa molto importante, prima di colorare procurarsi un primer, sostanzialmente una sorta di vernice in bomboletta che può essere o grigia o ancor meglio trasparente che, una volta spruzzata per bene sopra alla figure, permette al colore di rimanere attaccato. Lo si trova facilmente in qualsiasi negozio che vende vernici è risulta necessario nei custom perchè, essendo l’oggetto fatto di materiale plastico, una volta dato il colore senza primer, le probabilità che da asciutto si scrosti sono alte.
Personalmente consiglio vivamente questa figure a chi, come me, è un fan sfegatato dell’universo Godzilla perché ne vale veramente la pena! Spero che questa recensione possa aiutare qualcuno interessato ad acquistare questo fantastisco oggetto, avendogli reso le idee più chiare.
Articolo di Lorenzo Tagliatti
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