venerdì 3 gennaio 2020

Morte sul set - L'incidente ferroviario di "Midnight Rider"

Abbiamo già trattato il tema dei Guerrilla Movies e descritto come essi possano risultare pericolosi, nonostante lo scorso esempio fosse uno effettivamente riuscito, senza grossi pericoli, ammenoché non si conti come tale una potenziale guerra legale contro Disney. In alcuni casi, però, i rischi che derivano da questa particolare tecnica possono provocare qualcosa in più di qualche scartoffia, qualcosa di permanente, irreversibile, tragico e a volte anche mortale.

20 Febbraio 2014, primo giorno di riprese per il film Midnight Rider: The Gregg Allman Story, un film drammatico biografico sulla vita del musicista omonimo, fondatore della Allman Brothers Band, gruppo americano fondato nel 1969, in cui confluivano rock, jazz e addirittura country, in un blues inedito e rivoluzionario. A dirigere l'opera vi era il regista Randall Miller, anche coautore e coproduttore del film assieme a Jody Savin, presente quel giorno nei pressi del film Altamaha a Wayne County, in Georgia. La troupe si trovava lì, in effetti, per effettuare un semplice camera test con il permesso della Rayonier Inc, che però aveva severamente proibito l'accesso allo storico binario detenuto dalla CSX Transportation, nonostante Miller avesse più volte chiesto, come confermato dal Sergente Ben Robertson, al proprietario il permesso per utilizzare la location.
A causa della mancanza di sorveglianza, Miller decise di iniziare direttamente le riprese effettive del film, invece fissate al 24 dello stesso mese, proprio su quel binario, nonostante mancasse anche buona parte della crew, oltre che un permesso. La scena avrebbe visto l'attore principale William Hurt (nominato al Golden Globe nel 1980 per il film horror-fantascientifico Stati di allucinazione di Ken Russel) nei panni del protagonista Gregg Allman, legato a un lettino di ospedale per una sequenza onirica nel ''manicomio dell'heavy metal''. Il regista, però, era ignaro del fatto che proprio in quel binario divenuto famoso per la battaglia di Altamaha Bridge, accaduta durante la Guerra Civile Americana, stesse passando un treno.

93 km/h, 26 m/s, per un limite di 110 km/h, 31 m/s travolsero la crew, che aveva come unica direzione di scampo quella del treno in corsa. Hurt, legato, riuscì a liberarsi in tempo per scappare, ma il lettino di metallo schizzò ad altissima velocità, venendo fatto a pezzi, questi ultimi furono scagliati verso la troupe, ferendone numerosi membri; sette per la precisione, tutti prontamente portati in ospedale. L'ottava, però, non fu tanto fortunata.
21 Febbraio 2014, le forze dell'ordine identificano un cadavere. Si tratta di Sarah Jones, assistente cameraman del film. Il produttore esecutivo Nick Gant, direttore creativo e presidente della Meddin Studios, negò ogni forma di negligenza, raccontando a Variety che la crew era estremamente qualificata e che la colpa dovesse essere cercata dalla CSX. Il 24 Febbraio l'Ufficio dello Sceriffo di Wayne County, rilasciò un report dell'incidente, affermando che la CSX avesse in realtà negato due volte i permessi per le riprese in quella zona. Le investigazioni furono poi portate avanti dalla Occupational Safety and Health Amministration, la National Transportation Safety Board, la Federal Railroad Administration e il Georgia Bureau of Investigation. Il crimine sospettato era omicidio per negligenza.
Sarah Jones
I produttori non volevano sentirne di fermare la produzione del film e avrebbero voluto continuare immediatamente, come da programma, il 24 Febbraio, ma la Film Allman, LLC, il 26 Febbraio annunciò la sospensione dell'opera a causa della morte della Jones e delle ferite riportare dagli altri membri della crew. Il giorno dopo Randall Miller assunse lo stratega per pubbliche relazioni Matthew Hiltzik (portavoce di Harvey Weinstein fino al 2000 e poi membro della campagna elettorale di Hillary Clinton, nonché contributore del magazine ebreo Tablet) per ridurre la pubblicità negativa che stava ricevendo dalla stampa, con la volontà espressa il 14 Aprile di riprendere le riprese a Los Angeles quel Giugno. Il 17 Aprile, però, l'International Alliance of Theatrical Stage Employees affermò che queste non potessero avvenire a causa della mancata richiesta del permesso per le riprese da parte della produzione. Addirittura, un gruppo Facebook di 10.800 membri chiese l'immediata cancellazione del film.

William Hurt, il 23 Aprile si dissociò dal progetto dopo aver affermato in varie mail che il regista gli aveva garantito che la scena fosse del tutto sicura. Allman stesso, il 25 Aprile, scrisse a Miller: ''Le tue aspirazioni di regista non dovrebbero sorpassare i tuoi obblighi di essere umano, ti sto chiedendo di fare la cosa giusta e di mettere da parte i tuoi sforzi di riprendere la produzione per rispetto a Sarah, la sua famiglia e la perdita che tutti noi abbiamo subito.''. Immediatamente dopo Allman denunciò Miller e Savin.
Il 3 Luglio 2014 Miller, Savin, il produttore esecutivo Jay Sedrish e il primo assistente alla regia Hillary Schwartz vennero accusati di omicidio involontario e violazione di proprietà privata. Il 9 Marzo 2015 Miller e Sedrish patteggiarono con il procuratore distrettuale, ricevendo il primo una sentenza di dieci anni (due da scontare in carcere e otto in libertà vigilata, con la preclusione di lavorare in qualsiasi ambito che coinvolgesse cinema o la responsabilità di altri dipendenti) e il secondo ricevette tutti i dieci anni in libertà vigilata con le stesse clausole di Miller. Schwartz, che invece non aveva patteggiato, ricevette dieci anni di libertà vigilata, venendo ritenuta colpevole di entrambi i capi d'accusa. Tutte le accuse nei confronti di Savin caddero invece grazie al patteggiamento di  Miller.

Anche la famiglia della Jones fece causa sia alla produzione che alla CSX, ricevendo nel Luglio del 2017 11.2 milioni di dollari di risarcimento, dei quali 3.9 provenienti dalla CSX, che aveva seduto in corte dalla parte dei lesi, 3.14 da Miller, 2 dalla Rayonier Performance Fibers, che deteneva il terreno in cui era collocato il binario, e il restante da Savin, Schwartz e Serdish.
Randall Miller e Jody Savin
Il 2 Ottobre 2014 fu rivelato che Randall Miller stava lavorando alla preproduzione di un film chiamato Slick Rock Trail con il direttore del casting Rick Pagano. Il film ha diverse similarità con Midnight Rider e cita anche un passo del libro di Gregg Allman, che parla di una band con due batteristi equiparabile a un disastro ferroviario, un riferimento nemmeno troppo velato alla tragedia incorsa durante la precedente produzione.

Lo stesso anno della morte di Sarah Jones la sua famiglia e diverse personalità cinematografiche fondarono la Safety for Sarah Movement, una campagna che aveva come obiettivo l'aumento della sicurezza nei set di cinema e serialità, che divenne poi la Sarah Jones Film Foundation e la Slates for Sarah, la prima con l'obiettivo di scolarizzare riguardo il cinema e la seconda per portare avanti gli obiettivi originali del movimento.
Questa però non è la sola tragedia avvenuta nel mondo del cinema e, come vedremo, non serve una produzione a basso costo per causare una morte sul set. Certe volte bastano del fuoco ed un elicottero.

CONTINUA DOMANI...

Articolo di Robb P. Lestinci, revisione di Iris Alessi

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