Il giocatore veste i panni di un non meglio identificato pittore psicopatico degli anni '20 che, tornato a casa, riprende a lavorare sul suo capolavoro, incompleto da anni. Mentre cerca i vari "ingredienti" in giro per la casa i sintomi della psicosi di cui esgli soffre si faranno sentire, distorcendo gli spazi delle varie stanze e portando il protagonista a confrontarsi con gli spettri del suo passato. Le scelte fatte dal giocatore durante il gioco ne influenzeranno la storia e il finale, determinando l'esito della battaglia del protagonista contro la sua psiche.
La psicologia del protagonista è forse uno degli aspetti più interessanti del gioco: oltre ad essere un famoso pittore, egli è un marito, un padre, ma anche un'esteta, il quale cerca la bellezza e l'arte in ogni aspetto della sua vita e perciò soffre delle impersfezioni che la caratterizzano; così la psiche del protagonista subisce gravi danni quando queste imperfezioni non diventano più trascurabili. Gli effetti di questa follia saranno subiti non solo dalla sua carriera, ma anche dalla sua famiglia, su cui si scaricherà la sua rabbia e frustrazione.
Il comparto tecnico del gioco è più che buono: la qualità dei modelli 3D e delle texture, in particolare quelle relative ai vari quadri di cui è costellata la casa del protagonista, è ottima; inoltre è da lodare il modo in cui il motore grafico gestisce gli spazi di gioco, creano situazioni in cui una porta, se chiusa e riaperta, conduce a stanze diverse o momenti in cui, girando la visuale, l'ambiente in cui il giocatore si trova cambia completamente, rendendo meno evidente la linea di confine che separa realtà e fantasia.
Il design delle ambientazioni sono impeccabili, riproducendo efficacemente i mobili, gli oggetti e le stanze di una magione del ventesimo secolo, aggiungendo quel tocco di realismo che va a rendere ancora più siggestiva e inquietante l'atmosfera del gioco. L'accuratezza storica risulta ancora più sorprendente se si considerano le risorse limitate che il team di sviluppo aveva a disposizione; probabilmente altri sviluppatori avrebbero preferito investirle in altri aspetti del gioco. Nonostante ciò è sempre un piacere notare la minuziosa attenzione ai dettagli in un gioco del genere.
I già menzionati quadri avranno un ruolo centrale nella storia: in quanto simboli delle passioni e ossessioni del protagonista, saranno spesso gli oggetti delle sue allucinazioni e fonte di spavento per il giocatore. Un esempio di ciò lo si trova alla fine del capitolo 1 quando da un quadro di natura morta collocato nella cucina fuoriescono violentemente frutti di ogni tipo. Oppure quando gli occhi di un uomo in un ritratto si spostano verso il foglio che il soggetto ha tra le mani, su cui è scritto un codice necessario a procedere nel gioco.
I già menzionati quadri avranno un ruolo centrale nella storia: in quanto simboli delle passioni e ossessioni del protagonista, saranno spesso gli oggetti delle sue allucinazioni e fonte di spavento per il giocatore. Un esempio di ciò lo si trova alla fine del capitolo 1 quando da un quadro di natura morta collocato nella cucina fuoriescono violentemente frutti di ogni tipo. Oppure quando gli occhi di un uomo in un ritratto si spostano verso il foglio che il soggetto ha tra le mani, su cui è scritto un codice necessario a procedere nel gioco.
Ma il terrore che suscita questo gioco non deriva solo dagli eventi eventi osservati dal giocatore, ma anche (e soprattutto) dai documenti, foto e pagine di giornale che il giocatore troverà durante la storia, che riveleranno il misterioso e inquietante passato del nostro giocatore, segnato dalla sua pazzia, le sue ossessioni, tragedie e abusi ai danni della moglie e della figlia. Il tutto porterà senza dubbio il giocatore a chiedersi chi sia il vero mostro in quella casa.
La colonna sonora, sebbene risulti adatta e suggestiva, non è troppo elaborata dal punto di vista tecnico, preferendo, più di una volta, usare diverse variazioni della stessa melodia al pianoforte, risultando spesso ripetitiva.
Il DLC, denominato Inheritance, vede la figlia del pittore tornare alla ormai abbandonata magione del padre, riesumando, nel processo, i traumi del suo passato. Purtroppo questo contenuto risulta molto più tedioso e meno spaventoso del gioco di base, perdendo molte delle caratteristiche che l'avevano distinto dagli altri videogiochi horror. Il tutto è causato dalla struttura frammentaria della trama e dalla sostituzione delle allucinazioni del pittore con i ricordi e le fantasie della figlia.
Layers of Fear è un ottimo videogioco horror che, nonostante le sue limitazioni, riesce ad offrire un'esperienza unica e peculiare. Si tratta senza ombra di dubbio di una accurata analisi della psicologia di un uomo distrutto dalle sue stesse passioni, che nel suo realismo non può che suscitare inquietudine e terrore.
Articolo di Sergio Novelli
Potete acquistare Layers of Fear su Steam, sull'Epic Games Store e su Amazon (PlayStation 4 e Nintendo Switch)
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