Prima di iniziare voglio mettere in chiaro una cosa: quello che state per leggere è il mio primo (e probabilmente ultimo) articolo autobiografico su "Horror Moth". Perché ho preso questa scelta? Perché il Re dei Mostri è una delle pietre miliari della mia vita da quando ero piccolissimo, uno dei pochi argomenti di cui posso tranquillamente definirmi un esperto e, in occasione del suo 65esimo anniversario, voglio fargli gli auguri come si deve raccontandovi di un lungo periodo di silenzio della sua lunga storia che ho vissuto in prima persona, come fan. Detto questo, iniziamo.
Torniamo indietro di quindici anni, non è il 65° anniversario di Godzilla bensì il 50° e nelle sale giapponesi esce il film celebrativo di tutta la saga fino a quel momento: "Godzilla Final Wars". Questo film, come già citato qui, sancirà la conclusione della terza delle ere in cui è divisa la filmografia del Re dei Kaiju, la "Millenium" (potete leggere delle altre ere qui), con uno dei più grandi passi falsi fatti dalla TOHO (la casa di produzione giapponese che ha creato il mostro). Un progetto biziosissimo per gli standard della TOHO ai tempi che, nonostante il suo nobile intento fu un flop commerciale che non riuscì nemmeno a rientrare nei costi di produzione (oltre ad essere un film un po' particolare, guardatelo e giudicate...).
Dopo questa delusione, TOHO decise che almeno per il prossimo decennio non avrebbe prodotto nuovi film di Godzilla. E così fu. Per dieci anni noi fan non vedemmo nulla di nuovo portare la firma del nostro sauro atomico preferito, se non un cameo di pochi secondi in un film comico/drammatico giapponese del 2007, o dei pachinko a tema.
Un periodo di tempo molto lungo, che ho vissuto in prima persona e che ricordo benissimo, in cui sul vecchio Internet noi cultori cercavamo disperatamente da tutte le parti in cerca di notizie che portassero la buona novella di un ritorno imminente. Questo ritorno si fece attendere, portandoci spesso a confidare in bufale o centinaia di migliaia di fake trailer di YouTube. Ironico pensare come in quell'arco di tempo mi sentissi frustrato (come fan) per questa situazione, e invece oggi la revochi con tanta nostalgia. Mentre noi ragazzini ci strappavamo i capelli nell'attesa di qualcosa, Yoshimitsu Banno (regista di "Godzilla vs. Hedorah", uno dei film più strani e più iconici del mostrone di cui potete trovare la recensione qui) aveva acquisito i diritti da TOHO per realizzare un cortometraggio in tecnologia IMAX 3D, ispirato al film che aveva precedentemente diretto.
Questo progetto sarà sballottato qua e là per anni, senza mai riuscirsi a concretizzare, ma rappresenta una svolta importantissima perché diverrà il ponte tra TOHO e Legendary Pictures, casa di produzione statunitense legata alla Warner Bros ed alla Universal, che era stata contatta per aiutare Banno nella produzione del cortometraggio.
Tutto questo accade nel corso del 2008 e, nell'estate dell'anno successivo, si inizia a vociferare di un'acquisizione dei diritti di Godzilla da parte della Legendary. Questo rumor non arrivò come un fulmine a ciel sereno: per anni ed anni svariate grandi compagnie americane hanno provato a portare ad Hollywood la proprietà intellettuale giapponese con numerosi progetti finiti tutti in malora...tranne uno, il tristemente noto "Godzilla" di Roland Emmerich del 1998 che, pure se ebbe un buon successo al botteghino, non fu ben accolto nè da critica nè da pubblico. Nel Marzo 2010 arriva la notizia più attesa della seconda venuta di Cristo: la Legendary Pictures ha acquisito i diritti di Godzilla, e lo riporterà al cinema nel 2012 in collaborazione con Warner Bros. e con TOHO.
Se questo annuncio aveva già causato qualche scompenso nei fan più deboli, la dose viene rincarata con le successive dichiarazioni dei vertici di Legendary e TOHO che promettono un film molto diverso da quello del '98, più vicino all'originale del '54 in cui vedremo il Re dei Mostri combattere altri due Kaiju; causando in noi tutti una pesante tachicardia.
Il progetto entra definitivamente in produzione, continuare a passare il tempo e arriviamo al 2012... Senza film. A questo punto noi tutti iniziammo ad essere decisamente spaesati, ma Legendary si fece perdonare mostrando al Comic-Con dello scorso anno un breve teaser trailer in cui faceva intravedere il nuovo Godzillone, senza rivelare troppo. Questa piccola anticipazione era stata girata da Gareth Edwards stesso, regista che era stato annunciato a capo del progetto l'anno precedente.
A questo punto non avevamo più dubbi: Godzilla stava tornando una volta per tutte, non c'era bisogno di conferme ulteriori e, anche se il teaser rappresenta un film molto diverso alla luce di quello che poi vedremo (mostrando la carcassa di uno strano mostrino dotato di più zampe, anzichè i due molto sobri MUTO), iniziò la forte campagna di hype, la Legendary rivelò mano mano attraverso: concept art, concept poster, teaser, foto di sculture e di action figures il nuovo mastodontico design di Godzilla. Questi due anni di attesa vennero conditi dagli annunci del casting: da Elizabeth Olsen, a Ken Watanabe a Bryan Cranston, tutti nomi che non fecero altro che aumentare l'attesa spasmodica. Fu un periodo magico, in cui si iniziò a creare un'atmosfera unica che poche volte ho potuto percepire in attesa di qualcosa: sembrava davvero fossimo tutti in attesa del ritorno di un caro amico.
Poi arrivò il 15 Maggio del 2014, dopo dieci anni di assenza dagli schermi il film uscì ufficialmente nelle sale, e il resto è storia. "Godzilla del 2014 fu un ottimo successo al botteghino (superando in più paesi il record di incassi nel primo weekend di proiezioni), e un modesto successo di critica. Non solo inaugurerà il celeberrimo "MonsterVerse" della Legendary, ma spingerà la stessa TOHO nel 2016 a rilanciare il personaggio a sua volta (ma di questo ve ne abbiamo già parlato), questo film rappresenta quindi uno dei momenti più importanti per tutta la filmografia del nostro amatissimo Re dei Mostri, un momento sia della sua che dalla mia storia che difficilmente potrò dimenticare e, che il film vi sia piaciuto o meno, sfido qualunque fan a definire diversamente.
Dopo questa nostalgica rievocazione, lascio la parola su Godzillone ai miei colleghi e faccio i miei più sinceri auguri al Re dei Mostri!
Articolo di Lorenzo Spagnoli
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