domenica 15 settembre 2019

I segreti del successo (Focus on "Half-Life")

Così come per ogni altro media, i dettagli ed i segreti sono due dei fattori che determinano il successo di un videogioco: mantengono il giocatore interessato, spingendolo a continuare a giocare e a supportare gli sviluppatori, e mostrano la cura e l’attenzione impiegate per creare il prodotto. In questo panorama Half-Life non è da meno, risulta quindi appropriato analizzare alcuni dei dettagli, più o meno evidenti, presenti nel gioco.

Half-Life
Il titolo del gioco è un riferimento alla legge del decadimento radioattivo. L’emivita (t1⁄2), o tempo di dimezzamento (in inglese half-life), di un isotopo radioattivo è il tempo necessario affinché metà degli atomi di un campione puro del suddetto isotopo decadano in un altro elemento.

In un’intervista Gabe Newell, cofondatore e amministratore delegato della Valve Corporation, ha dichiarato di aver voluto scegliere un titolo che fosse evocativo e che avesse un simbolo corrispondente. L’emivita è infatti inversamente proporzionale alla costante di decadimento, indicata con la lettera lambda (λ), presente all’interno del logo di Half-Life.
La formula dell’emivita in funzione della costante di decadimento.

La stanza segreta
In alcune parti del gioco è presente una stanza segreta, accessibile tramite i comandi della console, le cui texture sono costituite da foto in primo piano di Gabe Newell. Oltre ad essere divertente questo luogo ha uno scopo ben preciso: allo scopo di evitare ulteriori tempi di caricamento, quando una mappa viene caricata il GoldSrc genera tutti gli asset necessari, le entità che dovranno essere trasportate nei pressi del giocatore sono quindi piazzate in questa stanza, in attesa di essere spostate.

I riferimenti agli sviluppatori
I nomi di sviluppatori della Valve sono riportati sugli armadietti del personale di Black Mesa, su vari cartelli affissi sulle pareti del complesso di ricerca e sono inoltre menzionati dal sistema Vox.
Anche l’armadietto personale di Gordon contiene vari riferimenti agli sviluppatori: vi sono contenuti due libri di Marc Laidlaw (The Orchid Eater e The 37th Mandala), lo sceneggiatore della serie, e una foto della figlia di Harry Teasley, uno dei designer del gioco.

Il Nihilanth
Il nome del boss finale di Half-Life deriva dalla parole nihilismo (o nichilismo), la cui radice è la parola latina nihil (niente), e dal suffisso -anth, presente nei nomi di vari fiori (il suffisso deriva infatti dal termine ánthos, che in greco antico significa fiore), ciò deriva probabilmente dalla forma che la testa dell’alieno assume quando è aperta.

Il mostro ha l’aspetto di un gigantesco feto deforme: è ispirato, infatti, dagli aspetti terrificanti del parto e della gravidanza, nonché dalla nascita del figlio di Gabe Newell, Gray Newell (informazione confermata da egli stesso in una recente intervista).
Gray Newell.
Durante le sezioni del gioco ambientate nella parallela denominata Xen, il Nihilanth parlerà al giocatore, pronunciando frasi enigmatiche, riferendosi probabilmente al G-Man (You are man... he is not man... for you he waits... for you...) e all’Impero Combine (Their slaves... we are their slaves... we are...), gli alieni invasori di Half-Life 2.
Ovviamente non è solo il gioco in sé a celare segreti interessanti, ma anche le dichiarazioni degli sviluppatori e i contenuti tagliati, quindi, se queste informazioni vi hanno lasciati insoddisfatti, non perdetevi il prossimo articolo tra una settimana!

ARTICOLO DI

Nessun commento: