lunedì 19 agosto 2019

Un altro punto di vista (Recensione "Half-Life: Opposing Force")

Pubblicato dalla Sierra Entertainment il 31 ottobre 1999, Half-Life: Opposing Force fu la prima delle tre espansioni di Half-Life sviluppate, sotto autorizzazione della Valve, dalla Gearbox Software, che peraltro si occupò dei porting di Half-Life per PlayStation 2 e Dreamcast (sebbene quest’ultima versione non sia mai stata ufficialmente rilasciata al pubblico).
Il protagonista è Adrian Shephard, caporale dei Marines della divisione HECU (Hazardous Environment Combat Unit), inviati a Black Mesa per contenere l’invasione aliena e coprire l’incidente, eliminando qualsiasi testimone. All’inizio del gioco l’elicottero che trasportava Shephard ed il suo plotone, attaccato dagli alieni di Xen, precipita. Soccorso dagli scienziati e dalle guardie di sicurezza di Black Mesa, inconsapevoli del vero scopo dei Marines, il caporale, tramite radio, riceve l’ordine di raggiungere gli altri militari per fuggire dal luogo. Il viaggio sarà ostacolato non solo dalle creature aliene, ma anche dai Black Ops, il cui scopo è quello di utilizzare una bomba termonucleare per distruggere Balck Mesa, uccidendo non solo gli invasori e il personale di Black Mesa, ma anche i Marines.
Durante il gioco Shephard sarà aiutato, oltre che dagli scienziati e dalle guardie di sicurezza, dagli altri militari, i quali potranno anche assumere ruoli specifici: gli ingegneri apriranno le porte sigillate grazie ad una fiamma ossidrica, mentre i medici cureranno il protagonista e gli altri Marines.
Opposing Force espande il già cospicuo arsenale di Half-Life, introducendo svariate nuove armi: una chiave giratubi, un coltello da combattimento, un fucile di precisione, ma anche un alieno usato per sparare spore esplosive, un dispositivo capace di generate portali per Xen e molte altre.
Sono inoltre presenti numerosi nuovi nemici: una versione maschile dei Black Ops, uno zombi ulteriormente mutato, chiamato Gonome, e la Race X, una nuova razza di alieni (che comprende anche i due boss del gioco) provenienti da un’altra dimensione sconosciuta.
Il Pit Worm, uno dei boss del gioco
Il gioco è molto più incentrato sul combattimento e non sarà raro trovare aree, a volte anche buie, piene di nemici, mentre l’esplorazione e i puzzle di Half-Life sono presenti in misura nettamente inferiore, sebbene non del tutto assenti.

Bisogna inoltre menzionare l’adrenalinica colonna sonora (inizialmente assente nella versione Steam del gioco) composta da Chris Jensen, che va ad arricchire ulteriormente la nuova atmosfera del gioco.
Nonostante tutti nuovi contenuti, Opposing Force non dimentica gli elementi che hanno determinato il successo di Half-Life: un gameplay studiato e coinvolgente, l’assenza di cutscene, una storia interessante (sebbene il contesto sia fondamentalmente lo stesso) e un protagonista silenzioso.

Insomma se Half-Life ha ridefinito il genere degli sparatutto in prima persona Opposing Force ha ridefinito le espansioni in generale e non è un caso che sia tutt’oggi considerato da molti superiore al gioco di base: se vi è piaciuto Half-Life dovete giocare ad Half-Life: Opposing Force.

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