Il successo della saga di "The Conjuring" e dei suoi vari spinoff ("Annabelle", "The Nun" e "The Curse of la Llorona"), è indiscutibilema l'universo messo in piedi da James Wan, non si ferma solo ai lungometraggi e, nel 2017, cercò di ampliarne il franchise con un contest di cortometraggi.
"My Annabelle Creation" è stato un concorso, indetto dalla Warner Bros, per film makers indipendenti con il compito di creare corti di 2 minuti che avrebbero potuto far parte dell'universo della saga orrorifica più famosa degli ultimi anni. Il film vincitore sarebbe stato poi reso canonico e parte integrante del franchise, con la possibilità di futuri collegamenti nelle pellicole principali, ed il regista avrebbe vinto un viaggio a Los Angeles per conoscere David F. Sandberg, regista del secondo capitolo di "Annabelle". I paesi che parteciparono all'iniziativa furono USA, UK, Messico, Svezia e Colombia.
Nonostante quelli di Messico, Svezia e Colombia non siano il massimo a livello tecnico e recitativo (quello colombiano sembra quasi una puntata di Piccoli Brividi con un budget ancora più ridotto ed attori che non hanno nemmeno mai visto un film in vita loro), quelli americani e britannici sono decisamente degni di nota, risultando effettivamente convincenti nell'universo di "The Conjuring" ed offrendo effettivi spunti per possibili futuri sequel cinematografici. Oggi ci concentreremo su quello inglese, anche perché parlare di "The Nurse" apparirebbe quasi futile data la fama, meritata, che lo circonda.
Il corto, dal titolo "The Confession", è diretto da Liam Banks e scritto assieme a Jonathan Butler, rilasciato il 26 agosto 2017 e girato in appena una settimana.
Protagonista è Fiona (Esmee Matthews), una ragazza terrorizzata che ha appena assistito alla morte delle sue coinquiline (Jessica Messenger e Charlie Clark) per mano di un antico demone, Beleth (Phil Martin). Terrorizzata, in preda al panico, corre nella chiesa più vicina, quella di Padre Michael (Ernest Vernon) a chiedergli aiuto e conforto. Ma la presenza demoniaca sembrerebbe non essersene andata...
Fotografia pulita in linea con ciò che abbiamo visto nei film di "The Conjuring", è infatti chiaro che tutto il lato visivo del film sia ispirato a quelli della saga principale, un chiaro omaggio, insomma, che permette al corto di non apparire fuori posto nella continuity. Anche il demone sembra una delle creature di James Wan coerente con ciò che abbiamo visto anche in film come "Insidious" e ha una forte presenza scenica nonostante la sua semplicità. Gli effetti speciali, seppur chiaramente pratici, sono assai efficienti grazie anche al montaggio atto a non mostrare i loro difetti, ma a renderli visivamente funzionali.
Un corto poco conosciuto, passato addirittura in sordina, nonostante parte del franchise horror più in voga degli ultimi anni, insomma, che merita almeno una visione e che aggiunge un inquietante tassello all'universo fittizio dove Ed e Lorrain Warren si muovono.
Chissà se questi utimi non incroceranno le loro strade in futuro con quelle del sinistro Beleth.
Articolo di Robb P. Lestinci, revisione di Iris Alessi ed Andrea Gentili
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