Quando nel 1997, nelle sale americane, uscì "Batman & Robin" di Joel Schumacher questo fu stroncato da critica e pubblico senza alcun risparmio, venendo velocemente etichettato come il peggior cinecomic della storia e come il film che uccise il franchise cinematografico del Cavaliere Oscuro per anni, quasi una decade, prima che quest'ultimo venisse salvato dal successo del "Batman Begins" di Cristopher Nolan, distanziandosi dall'universo narrativo che era stato messo in piedi nel 1989 da Tim Burton con il suo primo "Batman".
Le ragioni del clamoroso fallimento sono più che evidenti e non serve nemmeno che vengano indicate nello specifico, basterebbe vedere un qualsiasi frame del film ed essere più o meno familiari con la figura del crociato incappucciato di Gotham per rendersi conto di trovarsi dinanzi un qualcosa di snaturato e poco in linea con la stessa saga di cui la pellicola faceva parte. Se non bastasse ciò, sotto ogni livello tecnico, il film peccava, a partire dalla sua sceneggiatura assolutamente debole, a tratti ridicola, in netto contrasto con le storie dark, serie e mature mostrate, in particolar modo, nei primi due capitoli della serie.
Non fu una sorpresa che la Warner Bros licenziò velocemente il regista Joel Schumacher e l'attore protagonista George Clooney, nonostante fossero ancora collegati alla major con un contratto per almeno un altro film. Quest'ultimo film, ovviamente, mai vide la luce, come già premesso, ma Schumacher era già in lavoro su esso e provò comunque a cercare di metterne in moto le riprese, accettando di rivedere la sua personale versione del Cavaliere Oscuro per avvicinarla di più a quella del suo predecessore Tim Burton, riportando Batman a essere un eroe cupo e distrutto dai suoi demoni interiori in una città squallida, gotica e abitata da individui inquietanti e completamente malati, dove la sola luce che illumina le tetre architetture è quella lunare e non luci al neon sparate su palazzi plasticosi e dalle forme bizzarre, e curiose in un tripudio di spandex iperaderente e ridicoli criminali multicolore come nel suo flop precedente.
Il nuovo film, prima di tutto, non sarebbe più stato sceneggiato da Akiva Goldsman (il quale ha recentemente lavorato per un altro grande flop, "La torre nera") che, già prima dell'uscita del suo secondo film del Cavaliere Oscuro, aveva deciso di distaccarsi dal progetto, cedendo il ruolo a colui che avrebbe poi sceneggiato il remake di Spike Lee di "Oldboy", "Thor" e "Io sono leggenda", Mark Protosevich, un nome sicuramente più allettante di quello del suo predecessore nonostante non fosse stato ancora riconosciuto nel mondo di Hollywood come sarebbe relativamente stato da lì a pochi anni, pur senza particolari lodi. La sua sceneggiatura venne presentata con il nome "Batman Unchained" (nonostante "Batman Triumphant" sia il nome con la quale il progetto divenne famoso nel fanbase).
In un'intervista a "Variety", più simile a un'apologia e a uno scarico di colpe che altro, nel 1997, Schumacher affermò di aver reso il film più facilmente accessibile ai bambini a causa della domanda del box office, realizzando troppo tardi di aver deluso i fan "hardcore' di Batman, che avrebbe voluto accontentare proprio con il progetto scritto da Photosevich.
"Mi piacerebbe fare un altro [Batman], ma penso che dobbiamo aspettare. Ho sentito di aver deluso molti dei fan più anziani essendo troppo concentrato sull'aspetto familiare. Avevo ricevuto decine di migliaia di lettere da genitori che chiedevano un film che i loro figli potessero vedere. Ora, devo ai fan hardcore il film di Batman che mi piacerebbe dargli. [I produttori] Bob Daly e Terry Semel vorrebbero che ne facessi un altro, e ho in mente un modo per renderlo meno costoso. Ma questa è una mia idea, e potrebbero prendermi a calci per tutta Barham Boulevard dopo averlo sentita"
Ora che l'idea di un Batman più vicino alle origini era giunta sui tavoli, bisognava individuare ciò che non aveva funzionato nell'ultimo film e rimuoverlo in modo che non potesse ostacolare i piani: la prima rimozione fu quella del personaggio di Batgirl, intepretata da Alicia Silverestone. La performance della giovane attrice e la scrittura del personaggio, snaturata più che mai, era infatti stata mal recepita dal pubblico a causa del suo essere, agli effetti, un personaggio piatto e inutile che non aggiungeva nulla alla trama o all'universo narrativo, con una storyline abbozzata e zoppicante, difficilmente sistemabile per un sequel. Tagliarla fuori del tutto era la scelta più plausibile, facile ed indolore.
L'altro elemento che non reggeva il confronto con i predecessori era quello dei villains utilizzati: nei primi tre film tutti gli antagonisti rappresentavano un collegamento diretto a Batman, rendendoli nemici personali per Bruce Wayne e rendendo le loro dinamiche più interessanti agli occhi dei fan. Joker era colui che aveva generato Batman, assassino dei suoi genitori, e a sua volta egli era stato generato dall'eroe di Gotham; Pinguino era l'opposto perfetto di Batman, un figlio reietto della città da contrapporre al suo pupillo favorito; Catwoman era addirittura l'amante e segretaria di Bruce costretta a un rapporto di amore/odio con il Cavaliere Oscuro; Enigmista era stato generato dallo stesso Bruce Wayne così come Due Facce, il primo era un suo ex dipendente, il secondo un suo vecchio amico ed alleato, sfregiato e impazzito a causa dell'incapacità di Batman di salvarlo. Mister Freeze, Poison Ivy e Bane non avevano nulla di personale contro l'eroe, a malapena lo conoscevano, e il solo motivo per cui entrarono in conflitto con lui fu perché, ovviamente, la sua presenza in città non permetteva loro di mettere a punto i propri piani malvagi. Abbastanza debole, non trovate?
Infine, la mancanza di un'evoluzione per il personaggio di Robin lo aveva reso poco interessante agli occhi del pubblico, non aveva avuto alcun character development dopo l'epilogo di "Batman Forever", cosa che ci si sarebbe dovuti aspettare a causa delle sue azioni. Il personaggio, nonostante gli eventi mostrati, non era infatti maturato e appariva costantemente infantile e identico al modo in cui ci era stato presentato. Non c'è dunque da sorprendersi se, quindi, il Dick Grayson di Chris O'Donnell avrebbe subito una forte evoluzione nel quinto capitolo.
Fanart ritraente Nightwing intepretato da Chris O'Donnell |
Ma tornando ai villains, quali sarebbero stati?
Nel 1997, Joel Schumacher, visitò il set di "Face/Off" per parlare con Nicolas Cage: il regista avrebbe discusso con lui del suo progetto per un nuovo film dalle tinte dark di Batman e gli avrebbe chiesto se fosse interessato a farne parte, nel ruolo dell'antagonista principale, il supercriminale Jonathan Crane, meglio noto come lo Spaventapasseri. Il villain avrebbe dovuto avere una faida personale con Bruce Wayne similmente a come già successo con Edward Nygma/Enigmista, nonostante le dinamiche non siano note, e avrebbe creato la sua famosa tossina della paura per vendicarsi del Cavaliere Oscuro, lasciandoci ipotizzare che fosse un impiegato della Wayne Enterprises che stava osando troppo con esperimenti pericolosi per l'incolumità altrui.
Il villain secondario sarebbe dovuta essere Harley Quinn in persona, con Madonna e Courtney Love in lizza per il personaggio, definito "sadico" in alcune interviste. In questa versione, la pagliaccia sarebbe dovuta essere una fabbricante di giocattoli che avrebbe scoperto di essere la figlia di Jack Napier alias Joker, in cerca di vendetta nei confronti di Batman per la morte di quest'ultimo.
I due supercriminali si sarebbero poi alleati nel terzo atto scoprendo che Bruce Wayne e Batman sono la stessa persona e avrebbero rinchiuso il Cavaliere Oscuro in una cella del manicomio di Arkham sottoponendolo alla tossina di Crane. Qui l'eroe avrebbe visto i vecchi nemici dei film precedenti (esclusi Freeze, Bane ed Ivy per distaccarsi dalla pellicola precedente) che lo avrebbero accusato di averli uccisi, facendo rendere conto a Bruce dei suoi stessi peccati affrontando in una breve sequenza Pinguino (Danny De Vito), Due Facce (Tommy Lee Jones), Enigmista (Jim Carrey) e Catwoman (Michelle Pfeiffer), tutti caduti in disgrazia se non direttamente morti, chi più direttamente chi meno, per colpa dello stesso crociato incappucciato.
Nicolas Cage in "Ghost Rider - Spirito di Vendetta" (2011) di Mark Neveldine e Brian Taylor
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Riuscito a scappare alla prigionia grazie al ritorno di Dick Grayson che, intanto, aveva abbandonato Gotham, nei panni di Nightwing, Batman avrebbe affrontato direttamente Spaventapasseri prima di essere soggetto nuovamente alla sua tossina, ritrovandosi dinanzi alla sua nemesi in persona, Joker, nuovamente interpretato da Jack Nicholson. Sconfitto definitivamente il suo demone personale (che lo aveva nuovamente tormentato come incubo in "Batman Forever" in un improbabile foreshadowing), il Cavaliere Oscuro sarebbe stato pronto a sconfiggere Crane, risparmiandone la vita, prima di tornare nella Batcaverna circondato dai pipistrelli di cui avrebbe battuto la paura proprio grazie allo scontro con le sue fobie nelle allucinazioni
Cosa andò storto? Semplicemente costava troppo e Joel Schumacher in persona comunicò il licenziamento dello sceneggiatore, che provò a contattare gli studios che semplicemente lo ignorarono, ma l'idea di Nightwing e di Spaventapasseri come nemico sopravvissero anche nella seconda stesura della sceneggiatura per "Batman Unchained", ora con il titolo "DarKnight", sviluppato dall'executive della Warner Bros Greg Silverman senza il coinvolgimento di Schumacher, dove Jonathan Crane (interpretato, probabilmente, da Jeff Goldblum a cui era stato offerto il ruolo) sarebbe stato il professore di Dick Grayson e rivale dello studioso Kirk Langstrom. Quest'ultimo, tramutato nel mostruoso Man-Bat, avrebbe terrorizzato Gotham, costringendo il dinamico duo a riunirsi di nuovo, mentre altri esperimenti avrebbero portato alla follia Crane che sarebbe divenuto il supervillain Spaventapasseri. Il film venne, in seguito, cancellato a causa del rifiuto di George Clooney nel riprendere il ruolo principale e per un interesse maggiore della major per il progetto di Darren Aronofsky su un adattamento di "Batman: Anno Uno" di Frank Miller e David Mazzucchelli, cancellato anch'esso, e di cui parleremo prima dell'uscita di "Joker" (che ha ricevuto una nostra recensione per la rubrica "Non solo Horror"), e per un live action su "Batman Beyond" con antagonista Joker, realizzato, infine, come film animato. Ironicamente, anche in quest'ultimo, seppur assente nel prodotto finale, Man-Bat era stato pensato come antagonista secondario.
Man-Bat in "Batman: Arkham Knight" (2015) |
Nonostante questi due film non abbiano mai visto luce, Crane è riuscito comunque a essere l'antagonista principale del "Batman Begins" di Christopher Nolan assieme Ra's al Ghul e il gioco "Batman: Arkham Knight" ne appare chiaramente ispirato: in esso, infatti, Batman, dopo la morte del Joker, deve fronteggiare Spaventapasseri e Harley Quinn in cerca di vendetta mentre l'allucinazione della sua arcinemesi lo perseguita per tutta la durata del titolo fino allo scontro finale nella sua testa con quest'ultimo e la sconfitta di Crane favorita dal ritorno inaspettato di Jason Todd/Cappuccio Rosso, il secondo Robin creduto morto e divenuto il supervillain Arkham Knight. Se non bastasse, Man-Bat debutta proprio in questo capitolo della saga.
Poster fanmade ad opera di AmbientZero |
Non vedremo mai i film finali, ma è innegabile che abbiano influenzato per due intere decadi la narrativa del crociato incappucciato in modo indelebile, rimanendo una cupa ombra sull'universo di Batman monito di un grave errore passato non dissimilmente dall'allucinazione del Joker con lo stesso eroe, pur rappresentando una speranza di salvezza per esso.
Una metafora, insomma, per il cammino verso il ritorno ed il trionfo del Cavaliere Oscuro.
Articolo di Robb P. Lestinci
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