Siamo riusciti ad ottenere un'intervista con il regista australiano Dave Jackson, famoso soprattutto per il suo folle "Cat Sick Blues" (da poco rilasciato da Home Movies in Italia), che, molto gentilmente, ha risposto ad alcune nostre domande.
Di seguito tutta l'intervista in doppia lingua italiano/inglese:
Q: Innanzitutto grazie per aver accettato, significa davvero tanto per noi!
A: "Nessun problema!"
A: "Nessun problema!"
Q: To begin, thank you so much for accepting, this does really mean a lot for us!
A: "No problem!"
Q: Cominciamo, la prima domanda é: chi é il tuo regista preferito?
A: "Questa é una domanda difficile! Non sono sicuro di avere un vero e proprio regista preferito. Ci sono stati molti registi diversi di cui lavori hanno significato tanto per me in varie fasi della mia vita. Da bambino (ed ancora ora) amavo i film di Joe Dante, specialmente Gremlins 2, quelli di Jim Henson ed i film della Hammer. Poi, da giovane adolescente, mi son buttato sui registi italiani (principalmente Fulci e Argento), ma anche David Lynch, Michael Haneke, e Cronenberg. Qualche anno dopo, il cinema giapponese mi ha catturato e ho visto molti film di Takashi Miike e Shinya Tsukamoto. Tsukamoto é uno dei registi più affascinanti ancora in attività. É un grande artista, unico ed indipendente. Probabilmente lo rispetto più di qualsiasi altro regista in vita. intorno ai mie vent'anni, mi sono fissato con i film non di genere come i lavori di Luis Buñuel, Abbas Kiarostami e Chris Marker.
Invecchiando, i miei gusti cinematografici si sono allargati sempre di più. Potrei riempire pagine intere di autori che amo. Per citarne altri che adoro: Jean Rollin, Eric Rohmer, Sarah Polley, Nicholas Ray (Johnny Guitar é probabilmente il mio film preferito), Stanley Kubrick (ovviamente), Agnès Varda, Jacques Tati, Nobuhiko Ōbayashi, Sergio Leone, Ernst Lubitsch, Jacques Demy, Jan Švankmajer, Jess Franco, Karel Zeman, H. Tjut Djalil (Lady Terminator! Mystics in Bali!), Chang Cheh, Věra Chytilová… potrei andare avanti per sempre."
Q: First question first, who is you favourite director?
A: "This is a very hard question! I’m not sure if I have a definitive favourite director. There have been many different directors whose work has meant a lot to me at different stages of my life. As a child I loved (still do) Joe Dante’s films, especially Gremlins 2, Jim Henson’s work, and Hammer films. Then, as a younger teenager, I got very into Italian directors (especially Fulci and Argento), and also David Lynch, Michael Haneke, and Cronenberg. A few years after that, Japanese cinema took a hold of me and I watched a lot of Takashi Miike and Shinya Tsukamoto. Tsukamoto is still one of the most fascinating directors working today. He’s such an independent, unique artist. I probably respect him more than any other living director. In my twenties, I became obsessed with films outside of genre like the work of Luis Buñuel, Abbas Kiarostami and Chris Marker.
As I get older, my taste in cinema becomes wider and wider. I could probably fill a few pages of directors I love. To name a few more that I love: Jean Rollin, Eric Rohmer, Sarah Polley, Nicholas Ray (Johnny Guitar is probably my favourite movie), Stanley Kubrick (obviously), Agnès Varda, Jacques Tati, Nobuhiko Ōbayashi, Sergio Leone, Ernst Lubitsch, Jacques Demy, Jan Švankmajer, Jess Franco, Karel Zeman, H. Tjut Djalil (Lady Terminator! Mystics in Bali!), Chang Cheh, Věra Chytilová… I could go on forever.
In the last couple of years, I’ve been watching a lot of Hisayasu Satô films. He’s most famous for Naked Blood, a demented gore film from the 90s, but the bulk of his output are these staggeringly subversive pinku films. He’s definitely been a big influence on my work from Cat Sick Blues onward."
Q: Con Cat Sick Blues hai fatto uno slasher morboso e malato che sa di fresco, nuovo. Tornerai al genere in seguito? Quali storie vorresti portare?
A: "Parli del genere slasher nello specifico? Non ho nulla in programma, ma chi lo sa? Se invece intendi il genere horror si, decisamente. Ora sto lavorando ad un corto che ha tinte horror molto marcate ed il mio ultimo corto, Gacha Gacha, era almeno in parte un horror. Non penso molto al genere mentre scrivo qualcosa, onestamente. Mi limito a scrivere la storia che voglio vedere e solitamente ogni cosa io faccia finisce per essere destabilizzante e orripilante."
Q: With Cat Sick Blues you have done a morbid and twisted slasher that feels new, fresh. Will you come back to the genre in future? Which stories would you like to tell next?
A: "Do you mean specifically the slasher genre? I’m not planning to, but who knows? If you just mean the horror genre, then definitely. I’m working on a short now that’s pretty horror tinged and my last short, Gacha Gacha, was at least partly a horror film. I don’t really think too much about genre when I write something to be honest. I just write the story I want to see and generally everything I make ends up pretty gross and slimy."
Q: Qual è la più grande differenza tra il lavoro dietro un cortometraggio e quello dietro un lungometraggio?
A: "Prima di girare Cat Sick Blues, immaginavo che fare un lungometraggio fosse esattamente come fare un corto, ma dieci volte più faticoso e dispendioso. In realtà non è così. È davvero, davvero molto più difficile, e ci sono così tante cose di cui preoccuparsi. Essendo un film a bassissimo budget, Cat Sick Blues è stato completato nel giro di mesi. La continuità è un cazzo di incubo quando si tratta di lungometraggi. Ho ancora gli incubi per gli attori con abiti, make-up o capelli sbagliati. Un corto è un'intensa raffica di energia. La maggior parte dei corti che ho fatto sono stati girati in due o sette giorni. È tantissima energia da spendere, ma è concentrata e finisce in fretta. Durante il processo di creazione di un film devi continuare a bruciare di quella passione ed energia per moltissimo, ed anche mantenere la crew ed il cast fomentati."
Q: Which is the greatest difference behind working for a short film and a feature one?
A: "Before I made Cat Sick Blues, I figured that making a feature would just be like making a short film but only ten times the time and effort. It’s really not though. It’s much, much harder, and there’s so many things you need to think about. Being a super low budget film, Cat Sick Blues was shot over months. Continuity is a fucking nightmare on a feature shoot. I still have nightmares about actors wearing the wrong clothes or having different make-up or hair. A short film is an intense burst of energy. Most shorts I’ve made have shooting schedules of two to seven days. It’s a lot of energy to expend, but it’s concentrated and over quickly. A feature you have to keep that passion and energy burning for so long, and keep the crew and cast engaged as well."
Q: Ci sono delle idee per Cat Sick Blues che hai scartato?
A: "Cat Sick Blues, come sceneggiatura, si è trasformato ed è cambiato un sacco nel corso di molti anni. Originariamente era scritta esclusivamente da me ed era molto più simile ad uno slasher schietto, limitato ad un paio di location e solo pochi attori. Quando ho consegnato la bozza a Andrew Gallacher perché la riscrivesse, l'ha completamente cambiata in qualcosa molto più malato e folle. Per questo è sicuramente un film più interessante, ma probabilmente anche più controverso, ahah. Quando ho scritto la sceneggiatura originale, non aveva traccia di contenuto sessuale disturbante, e neanche il pene gigante di gatto.
Ma anche il copione di Andrew andava ridimensionato un po'. Originariamente il film aveva un assurdo finale in una stazione di polizia che era troppo grande da filmare. C'era anche una scena che abbiamo girato e poi cancellato in cui Catman taglia un testicolo a DJ. Era troppo assurdo e fuori luogo. In più, tutto il primo giorno di riprese abbiamo girato una sequenza onirica/flashback in bianco e nero su Super 8, che coinvolgeva un attore con una strana prosthetics da uomo-gatto. È una scena divertente, ma ha rallentato il passo. Sfortunatamente, il montaggio finale del film che viene piratato è di questa versione. Se è questo quello che vedi nel tuo download, stai guardando la versione sbagliata! Trovati un download illegale migliore, per favore!
Anche l'intera sequenza iniziale era molto differente nella sceneggiatura. La versione originale del corto di Cat Sick Blues in realtà doveva essere nella sequenza di introduzione al titolo, ma mentre andavamo avanti col film, non mi piaceva quella ripresa e ho voluto ricominciare dall'inizio."
Q: Is there some ideas that you have scrapped for Cat Sick Blues?
A: "Cat Sick Blues, as a script, morphed and changed a lot over several years. Originally, I had written it by myself and it was more of a straightforward slasher, limited to a couple of locations and only a few actors. When I handed the draft over to Andrew Gallacher to rewrite, he completely changed it into something much madder and more deranged. It’s definitely a more interesting film for it, but it’s also probably made it far more controversial too. Haha. When I wrote the original script, it didn’t have any of the unsettling sexual content, including the giant cat dick.
Andrew’s script had to be shaved down quite a bit too. Originally the film had an insane ending in a police station that was just too big to film. There was also a scene we shot but cut out where the Catman rips off a DJ’s balls. It was just too absurd and out of place. Also, the entire first day of shooting we shot a Super 8 black and white flashback/dream sequence involving an actor in weird human-cat prosthetics. It’s a fun scene, but slowed down the pace. Unfortunately, the main edit of the film that gets pirated is this version. If you’re seeing this in your download, you’re watching the wrong version! Get a better illegal download, please!
The entire opening sequence was very different in the script too. The original short film version of Cat Sick Blues was actually meant to be the pre-title sequence, but by the time we got around to the feature, I wasn’t happy with that footage and wanted to start from scratch."
Illustrazione originale di Cristiano Baricelli |
Q: Se dovessi suggerire 5 film horror da vedere, quali sarebbero?
A: "Proverò a pensare a film non scontati (amo Non aprite quella porta 2, La casa 2, The Shining etc. ma tutti li hanno visti). Ecco cinque pellicole folli che amo...
• Gozu (Giappone, 2003, Takashi Miike)
Gozu di Miike probabilmente ha avuto l'influenza maggiore in. Gozu fa qualcosa di incredebile e ne ho parlato già in interviste precedenti. Riesce ad essere sia terribilmente terridicante che fottutamente divertente al medesimo tempo. Molti film che giocano con questa tipologia alternano una scena spaventosa a quella divertente subito dopo. Questo riesce in qualche modo ad essere entrambi allo stesso tempo.
È così orrendo e terrificante. È qualcosa di totalmente alieno e sconosciuto, ma anche in qualche modo dolorosamente reale. B
• Bobby Yeah (UK, 2011, Robert Morgan)
Robert Morgan è un genio. La sua animazione mi fà genuinamente venire voglia di vomitare. È così terrificante e disgustosa. È qualcosa di totalmente alieno, diverso, ma al contempo in qualche modo disturbatamente reale. Bobby Yeah è il mio lavoro preferito di Morgan tra tutti quelli che ho visto. Mi fa davvero vomitare ad ogni visione. Mi fa sentire come se degli insetti strisciassero nel mio corpo. È visibile su YouTube.
• The Boxer's Omen (Hong Kong, 1983, Kuei Chih-Hung)
Se hai voglia di vedere quanto un horror di Hong Kong può diventare folle, questo è il film giusto. Effetti animazione malati, kickboxing violento, malate riprese in prima persona (POV), magia nera spaventosa—questo film ne ha un sacco. È onestamente impossibile non riconoscere quando questo film sia fuori controllo.
• The Bedroom (Giappone, 1992, Hisayasu Satô)
Ho già nominato Satô. Se stai cercando il miglior esempio del suo genere di regia, questo potrebbe essere il film giusto. Ambientato in un sex club di Tokyo dove le lavoratrici sono drogate e ridotte ad uno stato di simil-trance, The Bedroom è un completo incubo. Ipnotico, con riprese da drone accompagnate da performance impassibili, un cameo di un cannibale nella vita reale (bleah) e i fetish di Satô, la sua firma, rendono questo film un'esperienza infernale ma molto affascinante.
• Bad Boy Bubby (Australia, 1993, Rolf de Heer)
Questo non è esattamente un horror, ma è uno dei film più disturbanti che io abbia mai visto. È un'altra delle grandi influenze su Cat Sick Blues. Bubby è un uomo adulto e vaccinato che è stato chiuso in casa per tutta la sua vita da sua madre, che gli diceva che il mondo esterno fosse veleno. È così incredibile e una grande lezione su quanto sia efficace un tono che si evolve costantemente. Inizia come la merda più disgustosa che ci sia in giro, poi in quelche modo diventa qualcosa di elevante e toccante. Un vero capolavoro."
Q: If you'd suggest 5 horror movies which ones would you choose?
A: "I’ll try and think of films that are outside the usual favourites (I love Texas Chainsaw Massacre, Evil Dead 2, The Shining etc but everyone has seen those). Here are five demented films I love…
• Gozu (Japan, 2003, Takashi Miike)
Miike’s Gozu probably had the biggest influence on Cat Sick Blues in terms of the tone we were going for. Gozu does something incredible that I’ve talked about before in previous interviews. It manages to be both utterly terrifying and fucking hilarious, simultaneously. Most films that play with this kind of tonal balance are scary one moment, funny the next. This somehow achieves both at the exact same time. We aimed for the same when making Cat Sick Blues.
• Bobby Yeah (UK, 2011, Robert Morgan)
Robert Morgan is a genius. His animation makes me feel genuinely sick to my stomach. It’s so slimy and horrifying. It’s totally alien, yet somehow distressingly real. Bobby Yeah is my favourite work of his I’ve seen. It actually makes me gag on every viewing. It makes me feel like bugs are crawling around inside me. It’s up on YouTube to watch.
• The Boxer’s Omen (Hong Kong, 1983, Kuei Chih-Hung)
If you want to see just how completely bananas Hong Kong horror can get, this is it. Insane animated effects, violent kickboxing, maggot POV shots, gross black magic—this film has it all. It’s honestly impossible to undersell how out of control this film is.
• The Bedroom (Japan, 1992, Hisayasu Satô)
I mentioned Satô before. If you want the best example of his disturbing brand of filmmaking, this might be it. Set in a sex club in Tokyo where the working women are drugged and placed in a trance-like state, The Bedroom is an absolute nightmare. Hypnotic, droning direction coupled with deadpan performances, a cameo from a real life cannibal (yuck) and Satô’s signature fetishes make this a hellish but amazing experience.
• Bad Boy Bubby (Australia, 1993, Rolf de Heer)
This is not strictly horror, but it is one of the most disturbing films I’ve ever seen. It’s another huge influence on Cat Sick Blues. Bubby is a fully grown man who has been locked away by his mother for his entire life and told the outside world is poison. It is so incredible and such a lesson in how effective a constantly evolving tone can be. It starts as the most sickening shit ever, then somehow becomes uplifting and heart-warming. A true masterpiece."
Q: Come ti è venuta in mente la sequenza dell'incubo in Cat Sick Blues?
A: "Sono sempre stato un grande fan di film che giocano sulle aspettative e, in modo molto egoista, girare sequenze di incubi è divertentissimo. Alcune persone trovano la sequenza alla fine seccante, altre invece la considerano la loro parte preferita del film. Il film usa sequenze oniriche abbastanza presto rispetto a come la follia accelera. Per me, il film doveva trasformarsi in un bizzarro incubo, come Claire e Ted raggiungono il totale delirio."
Q: How did come your mind the whole nightmare sequence in Cat Sick Blues?
A: "I’ve always been a big fan of films that play with expectations and, as a purely selfish thing, directing nightmare sequences is just so much fun. Some people get really pissed off about the dream sequence at the end of Cat Sick Blues, other people note that it’s their favourite part of the film. The film uses dream sequences pretty early on as the madness ramps up. To me, completely devolving into a bizarre nightmare was where the film needed to go as Claire and Ted reach total delirium."
Q: Puoi dirci qualcosa di ciò a cui stai lavorando ora?
A: "Vivo in Giappone ora, e sto lavorando ad alcuni progetti qui. L'anno scorso, ho fatto un corto chiamato Gacha Gacha, che sta ancora facendo il giro dei festival. Quest'anno ho diretto video musicali, incluso uno di cui sono molto orgoglioso, per una band locale chiamata Lady Flash. Al momento, sto scrivendo un nuovo corto che programmo di filmare alla fine dell'anno. Mi piacerebbe molto fare un altro lungometraggio e ho delle idee, ma dipende se riuscirò a permettermelo o no (c'è qualche fan di Cat Sick Blues che vuole finanziare il mio prossimo film?) e se posso fisicamente sopportare tutto quello stress di nuovo!"
Q: Can you tell us something about what you on working on right now?
A: "I live in Japan now, and I’ve been working on a few projects here. Last year, I made a short film called Gacha Gacha which is currently making the festival rounds. This year I’ve been directing music videos, including one I’m really happy with for a great local band called Lady Flash. At the moment, I’m writing a new short that I’m planning to film at the end of the year. I would love to make another feature and have ideas, but it just depends whether I can afford it (any rich Cat Sick Blues fans out there want to fund my next film?) and whether I can physically handle going through that stress again!"
Q: Qualche suggerimento per chi vuole essere un regista horror?
A: "Non sono proprio quello da cui si dovrebbe prendere esempio, perché non lo faccio per pagare le bollette, ma solo per la mia stessa soddisfazione. Sicuramente raccomanderei essere gentili con le persone che ti aiutano e con quelle che guardano e apprezzano il tuo lavoro. In più, se stai facendo un film a basso badget, raccomando di fare qualcosa che vuoi veramente fare. Non forzarti a fare qualcosa che ricrea qualche horror mainatream se non ci metti il cuore. Se non stai lavorando su niente, puoi tranquillamente fare qualcosa di inaspettato. Non c'è nulla che te lo impedisca."
Q: Any suggestions for wannabe horror directors?
A: "I’m not really one to be taking advice from because I don’t do this as a way to pay the bills, but just for my own satisfaction. I would certainly recommend being kind to people who help you you’re your stuff and to the people who watch and enjoy your work. I also recommend if you’re making a low budget film, make something you actually want to make. Don’t force yourself to make something that replicates some mainstream horror film if you’re heart’s not in it. If you’re working with nothing, you may as well make something totally out of left field. You have no one telling you not to."
Q: Grazie mille di nuovo, é stato un piacere intervistarti!
A: "Grazie a te!"
Q: Thanks a lot again, it was a pleasure to interview you!
A: "Thank you!"
Intervista ad opera di Robb P. Lestinci, traduzione a cura di Iris Alessi
Illustrazione originale di Cristiano Baricelli
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