Sabato vi è stato il concerto Muse a Roma e, tutto il pubblico, è rimasto esterefatto all'apparizione sul palco di un'inquietante splendore: un gigantesco mostro. Quando Murph, un enorme scheletro con un visore futuristico ed una mano artigliata, appare nel palco, il cielo si tinge di nuvole verdastre e l'atmosfera si fa inquietante, dando via al "Metal Medley" della band britannica, ossia la parte più "violenta" della scaletta che culmina con "New Born".
La creatura é un gonfiabile ispirato al mostro "Creator" che appare nel video "The Dark Side" della band ed é stato creato dall'azienda tedesca Airworks Inflatables e nato dalle menti ubriache della band e dal filmmaker ed attore Lance Drake.
Il mostro, nello psichedelico video a tinte anni '80, appare come un'inquietante creature che rincorre Matthew Bellamy, frontman dei Muse, cercando di distruggere la sua auto con l'ausilio di catene che fuoriescono dal suolo.
Matthew riuscirà apparentemente a debellarlo entrando al suo interno dalla bocca, ma ben presto si scoprirà che quello che avevamo visto era solo uno di un'intera razza di ibridi scheletro/robotici giganti, che però sembrano sopiti, per l'eccezione di uno che, nuovamente, attaccherà il cantante lanciando laser del visore/elmo. Le creature riappaiono, all'apparenza morte questa volta, anche nel video per "Algorithm".
Il suo significato é probabilmente quello che la tecnologia (il visore) ci ha reso alla stregua di non morti digitali che danno la caccia, vanno contro, a chiunque si distacchi dalla massa e cerchi una via di fuga dalla monotonia piatta e sterile (intesa come un riposo simile alla morte per questi giganteschi mostri), come cerca di fare Matthew.
La gigantesca e decisamente cupa creatura ricreata dal vivo per l'ultimo tour dei Muse, può muoversi nel palco grazie a dei meccanismi interni, girandosi a destra e sinistra, muovendo la sua enorme mano artigliata e spalancando o chiudendo la sua imponente bocca.
Un'impetuosa presenza scenica che conferisce un sapore decisamente più epico ad un concerto di già grandi ed amati artisti, così ben accolta da aver ricevuto una maglietta ufficiale della band a lei dedicata.
Profilo instagram ufficiale di Murph (sì, ha un profilo instagram)
Articolo di Robb P. Lestinci
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